Discoteche chiuse, si balla e ci si assembra ovunque, tranne dove lo si potrebbe fare in sicurezza

Da quando è iniziato il Coronavirus, il divertimento ed ogni forma di assembramento, sono stati banditi. Le discoteche, dunque, sono state le prime a chiudere, e ci è sembrata una scelta ragionevole.

Piano piano, in questi mesi, si sono attivate misure di sicurezza e distanziamento sociale, e molte attività, un pò alla volta, quasi tutte, hanno iniziato a riaprire. Ad oggi si può andare al supermercato (si è sempre potuto fare), si può andare in palestra, a fare shopping, in ferramenta, a correre, in spiaggia, al bar, al ristorante, nei pub, in giro, e dal 15 sembra si potrà addirittura giocare a calcetto!

Il campionato di calcio ricomincia tra pochi giorni.

Tutto questo, ovviamente, sotto la scure del distanziamento sociale, delle mascherine e del metro di distanza.

In questi giorni però, si stanno verificando fenomeni differenti alcuni prevedibili, altri meno, qualcuno sicuramente evitabile.

I ragazzi (la maggior parte) si comporta come se nulla fosse accaduto, niente mascherine, “bacetti” quando ci si incontra, foto tutti abbracciati, senza nessuna possibilità di controllo.

La gente va al mare, in giro, tutta accalcata, ed anche qui nessun controllo.

I leader politici fanno manifestazioni in cui la parola assembramento sembra proprio un eufemismo.

Il Presidente della Repubblica sfila a Codogno a tra ali di folla come al giro d’Italia.

In spiaggia si balla, “si ballicchia”.

Peccato però , che gli unici posti dove si potrebbe ballare contingentati ed in sicurezza, sono chiusi.

Le discoteche sono chiuse, senza una data, senza un protocollo.

Non vi pare un pò ipocrita? A noi onestamente si…..

#stiamotuned